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Alberto Schiavi

Un Compositore Americano per il Pittore della Luce

Metamorphosis J. Webber

John Webber, nato nel 1949, dopo aver prestato servizio presso nei Royal Marines Band Service (Ministero della Difesa del Regno Unito) per nove anni, ha trascorso due anni come studente universitario a Colonia, in Germania, e poi altri cinque anni impegnati in lavori per prendere la laurea negli Stati Uniti. Da allora ha composto diretto e insegnato in Gran Bretagna, Germania e Stati Uniti. Ha fondato e diretto diverse orchestre e la sua musica è stata ascoltata in radio e televisione sia in Europa che negli Stati Uniti. Edito da Arsis Press, Anglo-American Music Publishers e la sua Webber Music. http://webbermusic.com/people/webber.php

Un incontro straordinario è avvenuto fra due artisti che si conoscono solo attraverso le loro opere, creando una sinergia tra pittura e musica. Il compositore americano John Webber, che vive a Kalamazoo nel Michigan, ha avuto occasione di vedere i quadri di Alberto Schiavi e questo ha acceso la sua creatività. Gli ha quindi chiesto the permission di potersi ispirare ai suoi dipinti e ne è nata Metamorphosis, un’Opera Musicale per Orchestra che consiste di una Partitura di 120 pagine più 30 di contrappunti. Alberto Schiavi ne parla come di un miracolo: “Sono i miracoli di arte e musica quando si incontrano”. Ne sono felice per lui, pittore amico, sulla cui opera ho scritto diverse volte nei cataloghi, per cui ho composto il testo Via Crucis, e che ha dipinto la copertina del mio poema mistico Colui che Viene, edito da Interlinea. Riproduciamo qui alcune pagine della Partitura e i due video in cui la musica di John Webber si coniuga ai quadri di Schiavi.

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La Rivoluzione delle Sibille

Un’Antologia di grande impegno letterario e civile

Ma che rivoluzione potranno fare oggi le Sibille? Un nome antico che ci riporta alla mitologia classica accostato a un termine, rivoluzione, spesso protagonista purtroppo, anche della nostra contemporaneità.
Come da più parti notato, la rivoluzione del femminismo è stata l’unica che senza spargimento di sangue, è riuscita ad ottenere risultati.
Quindi perché rivoluzione delle Sibille? perché ancora c’è bisogno del ritorno della voce magica delle profetesse?
Le Sibille questo erano, donne che intravedevano il futuro. Un futuro per loro chiaro e trasparente, ma che trasmettendolo agli altri, risultava incerto e appunto sibillino.
Antonetta Carrabs e Iride Funari sono due studiose della cultura delle donne che già hanno accostato la propria firma e la propria ricerca per riportare alla luce le parole delle poetesse mistiche, dal lontano medioevo fino ad oggi. E ancora ci riprovano.
Sempre ad una sacralità di missione e di ruolo si rivolgono, chiamando Sibille i profili di donne che occupano questo volume.

dalla Prefazione dell’editore di Neria De Giovanni
Editore e Presidente dell’Associazione Internazionale dei Critici Letterari

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Angelo Gaccione

Racconti dalla Calabria

Angelo Gaccione è nato a Cosenza. Narratore e drammaturgo, ha pubblicato numerosi libri di saggi, racconti, aforismi e testi teatrali. Ricordiamo: Disarmo o Barbarie (insieme a Carlo Cassola); L’Immaginazione Editoriale (insieme a Raffaele Crovi); Lettere ad Azzurra; La Striscia di cuoio; quattro libri dedicati a Milano (Milano, la città è la memoria; La città narrata; Poeti per Milano; Milano in versi); Ostaggi a Teatro. Testi Teatrali 1985-2007. Nel 2016 ha pubblicato Il lato estremo (riflessioni e aforismi) e ha curato con Giorgio Colombo Intervista a Pier Paolo Pasolini. Torino 1961. Nel 2017, per il centenario della nascita, ha curato il carteggio inedito Cassola e il disarmo. La letteratura non basta. Nel 2018 ha pubblicato la raccolta poetica Lingua Mater. Per il suo impegno civile, gli è stato conferito il Premio alla Virtù Civica. Da 16 anni dirige il giornale di cultura Odissea a cui collaborano prestigiose firme alla cultura italiana e internazionale.

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Maria Rosa Panté

Il volo delle api e la Matematica

Maria Rosa Panté è una poetessa appartata e dai più probabilmente ignorata . Sono felice di presentarla qui perché  ha doti  fra quelle che io più apprezzo: amore per la Natura, capacità di silenzio e  di solitudine, sapienza di uno sguardo  che conosce ancora la meraviglia, una purezza e un’intensità spirituale oggi rara da trovare. Ma questo ci allarga il cuore e ci fa sperare. Vorrei che ci fossero  più persone a leggere le sue belle poesie. Vorrei che fosse più conosciuta  anche se so che lei non ci tiene, non è per niente narcisista, troppo occupata com’è a  vivere in consonanza con  lo splendore che ancora possiamo scoprire nel mondo e ad aiutare gli altri.  E io la ringrazio di  esserci, di avere questa sua straordinaria forza interiore.   
Ma anche  di coniugare poesia e scienza, tema più che mai attuale oggi  e che meriterebbe di essere indagato e sviluppato con attenzione , per cui io stessa ho sempre avuto interesse e che ho affrontato anch’io, a mio  modo, nel saggio dedicato all’astrofisica nella poesia di Giampiero Neri, pubblicato in questo stesso blog. 

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L’anticipazione

Laura Liberale – Unità stratigrafiche

Pubblichiamo un’anticipazione della nuova raccolta in progress di Laura Liberale, dal titolo provvisorio Unità stratigrafiche, che comprende le sezioni Tanatoestetica e Animal-Animot-Animort.

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Giovanna Rosadini: Il Salone Viola e il Piacere assoluto della Scrittura

Giovanna Rosadini, nata a Genova nel 1963, si è laureata in Lingue e Letterature Orientali all’Università di Ca’ Foscari, a Venezia.  Ha lavorato per la casa editrice Einaudi, come redattrice ed editor di poesia, fino al 2004, anno in cui è uscito, per lo stesso editore, Clinica dell’abbandono di Alda Merini,  da lei curato. Ha pubblicato la raccolta Il sistema limbico per le Edizioni di Atelier nel 2008, e altri testi poetici in riviste e antologie collettive. Nel 2010 è uscito Unità di risveglio, per la Collezione di Poesia Einaudi. Per lo stesso editore ha curato Nuovi poeti italiani 6, antologia di voci poetiche femminili che ha suscitato un vivace dibattito e una larga eco, uscita nel 2012. La sua terza raccolta poetica, il numero completo dei giorni, è stata pubblicata da Nino Aragno editore nel 2014. A maggio 2018 è uscita una nuova raccolta, Fioriture capovolte, ancora per Einaudi editore.  Recentissima, del luglio 2019, l’autoantologia con inediti Frammenti di felicità terrena, pubblicata nella collana “Gialla oro” di LietoColle /Pordenonelegge. In corso di stampa, per un progetto pilota delle edizioni di Pangea curato da Davide Brullo per conto dell’Ospedale S. Matteo  di Pavia, la silloge in lasse prosastiche Un altro tempo. Vive e lavora a Milano.

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Mauro Macario

Poeta anarchico
figlio d’arte e della Beat Generation

Mauro Macario è nato a Santa Margherita ligure nel 1947. Figlio dell’attore Erminio Macario, è poeta, scrittore, e regista. Ha pubblicato nove libri di poesia : Le ali della jena (Lubrina, 1990), Crimini naturali (Book editore, 1992), Cantico della resa mortale (Book editore, 1994), Il destino di essere altrove (Campanotto, 2003), Silenzio a Occidente (Liberodiscrivere , 2007), La screanza (Liberodiscrivere, 2012), Metà di niente (Puntoacapo, 2014), La débacle des  bonnes  intentions (La rumeur libre, Vareilles, 2016), ed infine l’opera omnia che racchiude tutta la sua produzione poetica , Le trame del disincanto (Puntoacapo, 2017). Del 2004 è il suo romanzo  Ballerina di fila.  Partecipa con i suoi reading  a numerosi festival di poesia sia in Italia, sia all’estero, soprattutto in Francia. Per vent’anni ha interpretato i testi del suo Maestro e amico Léo Ferré al festival  di San Benedetto del Tronto  a lui dedicato. E’ presente in numerose antologie con poesie e saggi.

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Il Dossier – Camminare

                                                            IL DOSSIER

Continuando la tradizione della rivista cartacea Poesia e Conoscenza, diamo qui inizio a un Dossier monotematico che  si intitolerà

                                                          CAMMINARE

e che vedrà apporti successivi di poeti scrittori e artisti che poi speriamo di raccogliere in una successiva pubblicazione. Iniziamo con testi di Paola Loreto una delle voci più valide della nostra poesia “giovane” (la gioventù dei poeti è come si sa relativa), che unisce alla passione per la poesia quella per la montagna.

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Anna de Noailles, una outsider entre deux siècles

 

Anna de Noailles (Parigi 1876-Parigi 1933)

Anna de Noailles, poetessa vissuta ai tempi della Belle Epoque, contemporanea di D’Annunzio, notissima nel mondo francofono, è rimasta sconosciuta in Italia. Solo di recente si è cominciato a manifestare un’interesse per la sua opera, che aveva entusiasmato Proust, per merito soprattutto della studiosa Marzia Minutelli, di cui proponiamo qui alcune traduzioni inedite.  

 

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