La dico così, spavaldo, a precipizio. Quarant’anni fa, è il 1980, Garzanti pubblica uno dei libri più importanti della poesia italiana, s’intitola Il tredicesimo invitato. Per difetto di vita – autodidatta, maestra elementare “in disagiate sedi di montagna”, casalinga, una vita priva di clamorosi eventi, claustrale, claustrofobica, pressoché a Roma, con la parentesi di qualche trasferimento a Pinerolo, Caserta, Merano – e talento estremo, l’autrice meriterebbe un abito cinematografico, come Vivian Maier, sarebbe, in altri lidi, una autrice ‘di culto’, come Elizabeth Bishop, come Clarice Lispector, certo, una di quelle che atterri all’aeroporto e trovi, in visione abbagliante, su un muro, l’incipit di una sua poesia. Eppure. Fernanda Romagnoligioca alla sparizione. Quando l’ho scoperta – era il 2003 e la Libri Scheiwiller aveva ripreso Il tredicesimo invitato insieme a una antologia di “altre poesie”, per cura di Donatella Bisutti, che qui interpello per capire e rilanciare – subii un frastuono elettrico. Chiunque legga la Romagnoli – qualche anno fa l’abbiamo letta, in pubblico, a Santarcangelo, insieme alla cantautrice Maria Antonietta – ne resta folgorato. Ha il potere di intuire di ciascuno, di ogni cosa, il vetro e il punto di frattura. È inesorabile. Spesso crudele. Nell’introduzione a quell’antologia – ora introvabile – la Bisutti scrive che la Romagnoli è “simile forse ad alcune grandi poetesse russe del nostro secolo, come Marina Cvetaeva”; più volte cita “la poetessa americana Emily Dickinson, che amava molto e alla quale per certi versi è affine”, per definirne il talento ferino, extracanonico. Non è un’esagerazione. Leggete come parte Capro espiatorio:
Uggiola alla fessura, cagna-luce. Qualcuno il mio sonno ha legato quattro zampe in un mazzo. All’aurora chi aprirà? Voglio alzarmi. Ho paura. Nel pozzo del cranio – senza uscita –. Nel buio sacrario sconsacrato. (La luce come un’unghia sotto le porte).
Molti sono gli aspetti oscuri e le contraddizioni che circondano questo virus di cui finora sembra che nessuno abbia capito esattamente l’origine e gli effetti, tante sono le diverse versioni e affermazioni di eminenti virologi di tutto il mondo. Si è parlato di complotti e di profezie, si è ingigantita o minimizzata la sua pericolosità. In certi momenti si è addirittura ipotizzato che esistessero virus diversi. Anche sulla sua durata sono state espresse valutazioni assai differenti. C’è chi dice che sparirà in breve da solo. È l’ipotesi che preferisco. Se sarà cosi, sarà come se gli alieni fossero discesi sulla terra e poi ripartiti a bordo del loro UFO rimanendo a noi sconosciuti.
“Ateologia” è un termine che probabilmente non piacerebbe a Giorgio Caproni, che non voleva essere definito un ateo. Così come non amava la definizione di teologia negativa che qualcuno usava per lui. Ma, se la teologia negativa è quella che pone il concetto e la conoscenza di Dio al di là dei limiti della ragione umana, questo è proprio quanto Caproni afferma continuamente non solo nei suoi versi e quindi saremmo legittimati a usare per lui questa locuzione. “Com’è l’universo”, si domanda Caproni, “al di fuori e al di là della nostra percezione? noi chiamiamo nulla ciò che non possiamo conoscere”.
Tuttavia ci possiamo chiedere, Caproni era qualcuno che effettivamente negava l’esistenza di Dio?
il Blog è temporaneamente sospeso data la situazione in cui ci troviamo, ma verrà ripreso appena possibile con tante novità. Intanto però lo riapro eccezionalmente per mettervi a parte dell’Appello che sono stata indotta a organizzare e promuovere a seguito della minaccia di una discriminazione che avrebbe obbligato gli Over 70, di cui faccio parte, a prolungare a tempo indeterminato la già pesante quarantena, anche nel caso di persone attive e in buona salute. Discriminazione incostituzionale, perché avrebbe creato , in base a una nozione opinabile e soggetta a grandi variabili come l’età, una categoria di cittadini di serie B, mettendoli sotto tutela alla stregua di adolescenti che , all’opposto, non hanno ancora raggiunto la maggiore età e non sono quindi ritenuti sufficientemente responsabili di se stessi. Una discriminazione lesiva della libertà e della dignità di persone che spesso ricoprono ancora ruoli di spicco e di prestigio nell nostra società. Una discriminazione inaccettabile quando il nostro Presidente della Repubblica ha 78 anni e il Papa ne ha 83. Ho pensato quindi che una voce che si levasse dai nomi anche i più insigni del mondo della Cultura avrebbe avuto un peso determinante e avrebbe giovato , di conseguenza, anche a tutti gli altri Over 70 magari di professione semplicemente nonni. I fatti sembrano averci dato ragione perché, verosimilmente anche a seguito di tale iniziativa, e di iniziative con lo stesso intento nate in altri contesti, nel recente Decreto sulla Fase 2 non si parla di discriminazioni in base all’età. Pubblico qui di seguito per conoscenza il testo dell’Appello con le 134 firme raccolte in pochi giorni, che avrebbero potuto essere mole di più se non ci fosse stata una grande urgenza di inviarlo in tempo a chi di dovere, e cioè al Presidente della Repubblica, il Presidente del Consiglio e ai Ministri di riferimento. La lista dei firmatari, come potrete vedere, contiene nomi di grande rilievo, e l’Appello è stato ripreso dal Corriere della Sera, dall’Agenzia Stampa ANSA, da Avvenire , dal Manifesto, da Libero, dal Corriere nazionale degli italiani all’estero, da Arcipelago Milano, dal blog della Rai e da numerose altre pubblicazioni, siti e riviste on line. Un risultato di cui sono felice di farvi parte. Lo pubblico qui anche perché altre persone Over 70 mi hanno chiesto di poter firmare, ma era ormai troppo tardi per aggiungerle, perciò ho pensato di aprire su questo blog un elenco aggiuntivo,, che verrà pubblicato in calce all’Appello, e in questo caso sarà esteso anche a persone di età inferiore ai 70 ma che vogliono essere di sostegno. Le adesioni potranno essere mandate via mail all’indirizzo:
donatellabisutti@gmail.com
Qui di seguito i links delle pubblicazioni dell’appello su giornali e siti internet su cui si può cliccare per vedere le pagine:
Pangea Rivista Avventuriera di Cultura e Idee – http://www.pangea.news/nuovo-vocabolario-del-virus-immunita/
Federazione Unitaria Italiana Scrittori – ww.fuis.it
Corriere della Sera 24 Aprile 2020
APPELLO DEL MONDO DELLA CULTURA CONTRO LA DISCRIMINAZIONE DEGLI OVER 70
Al Signor Presidente della Repubblica Al signor Presidente del Consiglio dei Ministri
e p.c, al Signor Ministro della Sanità al Signor Ministro della Pubblica Istruzione al Signor Ministro dei Rapporti con le Regioni al Signor Ministro della Famiglia e delle Pari Opportunità
Milano, 23 aprile 2020
Noi, scrittori, artisti, intellettuali, rappresentanti della cultura e tuttora operanti nel contesto sociale, esprimiamo con forza fin d’ora il nostro dissenso nei confronti dell’eventualità di una disposizione limitativa della libertà personale, che volesse mantenere una fascia di persone ancora attive, in buona salute e in grado di dare ulteriori preziosi apporti alla nostra società, in una segregazione sine die solo in base al dato anagrafico, dell’appartenenza cioè a una fascia di età dai 70 anni in su. Noi affermiamo con forza che questa discriminazione sarebbe incostituzionale, in quanto discriminerebbe una fascia di cittadini di serie B, privati della loro libertà con una imposizione del tutto ingiustificata.
Quello dell’età anagrafica non è infatti un criterio che abbia un senso, tanto è vero che in tempi recenti era stata da qualche genetista avanzata la proposta di creare una carta di identità “biologica”, in quanto spesso l’età effettiva non corrisponde a quella riportata sui documenti. Non ci sono inoltre motivazioni fondate per affermare che una persona di 70 anni in buona salute sia più a rischio di questo contagio di una persona di 50 anni, affetta da qualche patologia. Questo contagio ha evidenziato che, prima dell’età – dentro e fuori le case di riposo -, hanno inciso in primo luogo le carenze di necessari presidi sanitari. Secondo alcuni studi, sarebbero più a rischio invece le persone comprese nella fascia di età fra i 50 e i 60 anni.
Questa discriminazione, se venisse imposta, con una forzata reclusione sine die, anche in vista di un possibile eccessivo calore dell’estate in una città come Milano, già provata, metterebbe invece ad effettivo rischio la nostra salute con il protrarsi di una condizione di vita innaturale e anti igienica, quando proprio nella cosiddetta terza età l’aria aperta, il contatto con la natura, la socialità sia pure controllata e il movimento fisico, sono essenziali. Chiuderci in casa vorrebbe dire, perciò, minacciare e non proteggere la nostra salute. Posta in condizioni che rappresenterebbero un delitto sociale da parte dello Stato.
Il vero contagio, il più pericoloso virus diventerebbe questo, inoculato ogni giorno nei nostri cervelli e soprattutto in quelli dei giovani indotti a considerare gli anziani una sottocategoria, una merce avariata, perdendo così la considerazione e il rispetto nei loro confronti, il contatto con le loro radici da cui trarre un prezioso senso di continuità.
Chiediamo quindi con forza che questa discriminazione inaccettabile non venga perseguita, salvaguardando la nostra salute e la nostra dignità, e con esse il bene della nostra società, alla quale abbiamo ancora molto da dare.
Questo manifesto, firmato da artisti e intellettuali, è stato promosso dalla scrittrice e giornalista Donatella Bisutti e viene sostenuto da 134 firme
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Stiamo continuando a ricevere adesioni e anche adesioni di persone che non sono comprese nella fascia degli over 70 ma che vogliono sostenere questa petizione, tuttavia data l’urgenza riteniamo di dover chiudere dopo aver raccolto 134 firme. Ci scusiamo con le persone che non abbiamo fatto in tempo a raggiungere.
per informazioni: donatellabisutti@gmail.com
Adesioni Aggiuntive
Graziella Tocchetti Eduardo Spano professore universitario Giorgia Sensi Loredana Magazzeni poetessa scrittrice Annarosa Buttarelli scrittrice Giuliana Caccia scrittrice Gabriella Baldissera scrittrice Elda Clerici scultrice Laura Maria Guglielminetti scrittrice Antonia Dosi scrittrice Lidia Quercia scrittrice Simone Loukmann scrittore Adriana Benedetto scrittrice Luigi Celi scrittore Bianca Maria Spaziani operatore FAO Francesca Ponzi insegnante e traduttrice Donatella Pirona docente universitaria Anna Maria Carpi poeta Piero Nissim artista scrittore Francesco Solitario filosofo scrittore editore Giorgio Guizzetti prof emerito università di Pavia Elsa Cattazzo Fabio Dainotti poeta operatore culturale Graziella Sidoli scrittrice, traduttrice trilingue Paolo Frau Daniele Gigli poeta scrittore