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Sciamano

                                                   A Bernard Guillot

Il tuo cranio, camita,
le tue brache da viandante, sformate,
i talloni terrosi, le tue grosse dita…
graffiato in ogni parte dagli arbusti
nelle pozze occhiute del torrente
nei dirupi arsi
alla ricerca della fonte prima
di ogni fonte
quella
che sta di là delle montagne, sempre al di là,
nascosta,
mai trovata, eppure
che c’è dicono, esiste
e tu a rischiare la tua vita
nell’intrico arrogante dei rami
nelle chiuse forre dei boschi
fra i massi
scagliati da foschi giganti
in battaglia sui monti,
per cercare da uomo la fonte
della tua divinità ferina.

I fauni ti porteranno a spalla quando
non potrai più avanzare
abbandonato a terra giacerai
davanti al dio:
–  che sia salvo – 
consentendo col capo.

Allora ti ridesterai
ferito? , chiederanno i molti all’intorno
saliti  in tuo soccorso con  piccozze e corde
e tu : – sono tornato, dirai,
ho conosciuto la montagna
non ho trovato la fonte,
ma c’è, sono sicuro
e di nuovo ti avvincerà profondo il sonno
degli antichissimi tempi dei boschi.

Inedito

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